Assicurazioni vita, vendite di nuovo in salita

ornano a salire le vendite di assicurazioni sulla vita in Italia. Dopo 5 mesi consecutivi in flessione, a novembre la nuova produzione di polizze vita individuali è salita del 7,7% rispetto allo stesso mese del 2014, attestandosi a 7,8 miliardi di euro. A renderlo noto è l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), che precisa come i dati riguardino le imprese italiane e le rappresentanze di imprese extra Ue

L’andamento dall’inizio dell’anno. Da gennaio sono stati emessi nuovi premi per un valore di 89,6 miliardi di euro, il 6,3% in più dei primi 11 mesi dello scorso anno. Si interrompe così “la tendenza al rallentamento della crescita della nuova produzione cumulata osservato nei mesi precedenti”. Se si prendono in considerazione anche le polizze vita del campione di imprese europee, pari a 907 milioni di euro, i nuovi affari vita arrivano a 8,7 miliardi di euro e salgono dell’1,8% rispetto a novembre 2014 e a 103,9 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, il 5,4% in più rispetto all’analogo periodo del 2014.

I dati ramo per ramo. A novembre i nuovi premi di ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), venduti dalle compagnie italiane ed extra-Ue, hanno continuato a rappresentare la maggioranza della produzione vita (il 67%). Il loro valore è stato pari a 5,2 miliardi di euro, con un aumento del 2,7% rispetto a novembre 2014, dopo 8 mesi di variazione negativa. Dall’inizio dell’anno le vendite dei premi di ramo I, pari a 59,3 miliardi di euro, risultano comunque in calo del 5,8% su base annuale.
Il 33% della nuova produzione vita è stato rappresentato dalle polizze di ramo III (esclusivamente nella forma unit-linked), che a novembre sono salite del 29% rispetto allo stesso mese del 2014, con una raccolta di nuovi premi pari a 2,4 miliardi di euro. Da gennaio il volume di nuovi affari ha raggiunto quota 27,9 miliardi di euro, in crescita del 52,5% rispetto all’anno precedente.
Frena invece la raccolta delle polizze di ramo V (operazioni di capitalizzazione), diminuita del 43,9% rispetto a novembre 2014 e pari a 162 milioni di euro, il 2% della nuova produzione. Dall’inizio dell’anno l’Ania ha registrato una contrazione del 22,8% di questa formula, per un volume premi pari a 2,2 miliardi di euro.
A novembre i contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali hanno segnato l’importo mensile più alto del 2015, con 136 milioni di euro. Nei primi 11 mesi hanno raggiunto l’ammontare di 1 miliardo, il 3,9% in più rispetto all’anno precedente.

Le modalità di versamento. Gli italiani continuano a preferire il versamento a premio unico, utilizzato nel 95% dei premi e nel 58% delle polizze. L’importo medio dei premi unici si è attestato a 40.000euro, mentre il valore medio dei premi annui e ricorrenti è stato pari rispettivamente a 2.250 euro e 4.000 euro.

Le vendite. La maggior parte delle assicurazioni sulla vita sono state vendute attraverso le reti bancarie, postali e finanziarie, che hanno collocato per lo più premi unici, mentre le reti di agenti hanno raccolto una quota significativa di premi periodici. Nel dettaglio, il rapporto tra reti bancarie e agenziali sarebbe dell’88% contro il 12%. “Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual premium equivalent (Ape) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni -, lo scostamento della quota raccolta dalle diverse reti si riduce: la quota riconducibile alle reti bancarie, postali e finanziarie passa dall’88% all’83% mentre quella afferente alle reti agenziali sale dal 12% al 17%”, conclude l’Ania.